Vi aspettiamo nella nostra prestigiosa sede in viale Monte Grappa, 8/A. Secondo piano.
Il comitato elettorale è a disposizione ad incontrare tutti i cittadini che vogliono conoscere di più il mio programma elettorale e le attività svolte da assessore ai Servizi Civici. Ogni giorno dalle 10,00 alle 20,00. Telefono 0284147021.
VI ASPETTIAMO.
LE CUCINE ECONOMICHE DI MILANO.
Milano verso la fine del XIX secolo e l’inizio del XX comincia ad identificarsi sempre di più come una capitale economico-finanziaria e industriale. Molte persone cercano e trovano lavoro in città determinando un nuovo fenomeno di massiccio inurbamento e aprendo la “questione operaia”
Il dibattito culturale innescato dai diversi congressi svoltisi in concomitanza con l’esposizione universale del 1881 crea un fermento culturale che sfocia in una vera e propria questione sociale. In tale contesto, il concetto di assistenza passa da “pietà religiosa” a vero e proprio impegno civile assumendo un ruolo importante, concreto e insieme simbolico, nel definire il paesaggio urbano in formazione. Accanto agli edifici religiosi nascono strutture integrative: le scuole di avviamento professionale dei Salesiani e gli oratori. Sorgono inoltre i primi esempi di filantropia sociale: le cooperative sociali, le società di mutuo soccorso, le cooperative di consumo per la formazione di spacci alimentari. Da queste ultime prenderanno avvio le costruzioni edilizie destinate ai loro associati e nel 1908 nascerà anche l’Istituto Case Popolari.
In questo scenario l’edificio in mattoni a vista dell’“Opera Pia Cucine Economiche” – presso il vecchio Ponte delle Gabelle sul Naviglio della Martesana, l’attuale viale Monte Grappa – progettato dall’architetto Luigi Broggi nel 1883 per conto dell’Opera Pia omonima, assurge a monumento sociale oltre che architettonico. Inaugurate il 15 Dicembre 1883 dal “Comitato promotore per le Cucine Economiche e i Forni sociali”, le cucine economiche sono nate per fronteggiare un bisogno primario del sottoproletariato e della classe operaia.
Ispirate alla prima cucina per gli ammalati poveri, aperta nel 1879 da Alessandra Massini, che distribuiva pasti caldi gratuitamente agli abitanti del quartiere, fin da subito le cucine economiche hanno goduto di vasta notorietà per l’efficacia sociale dell’iniziativa, in quanto in grado di offrire cibo ai lavoratori e ai poveri della zona.
Il fabbricato, in stile neo-romanico decorato in terracotta con facciata in mattoni a vista, su due piani (al piano terra la mensa e le cucine e al piano soprastante gli uffici dell’amministrazione) è un importante esempio di architettura assistenziale a Milano. Le cucine economiche non sono più in uso dagli anni Settanta; quando erano in attività vi era un refettorio con 160 posti. Durante i recenti lavori di restauro per l’adeguamento a centro polifunzionale, a cura dell’arch. Carlo Catacchio, sono emerse le decorazioni originali della facciata in stile eclettico ed i locali di servizio, un tempo al piano dell’alzaia sulla Martesana, ora interrati. L’edificio ospita oggi diverse attività culturali.