Uso appropriato della bicicletta

Tolleranza zero per l’uso della bicicletta sui marciapiedi.

Sanzionare l’uso inappropriato della bicicletta, soprattutto sui marciapiedi, che oggi costituisce una fonte di rischio crescente per i pedoni, soprattutto quelli più anziani. La libera circolazione delle biciclette (non portate a mano) sui marciapiedi, che sono ad uso dei pedoni è un annoso problema segnalato da molto tempo dai cittadini milanesi.

Tutti sono stanchi dei ciclisti che circolano pedalando sui marciapiedi, infischiandosene dei pedoni e talvolta anche investendoli. Non interessa la scusante: “non ci sono piste ciclabili’,  “c’è troppo traffico”, ecc.

Il rischio di andare in bicicletta sui marciapiedi è molto elevato sia per la presenza di bambini, animali ma anche persone anziane che già con qualche difficoltà di deambulazione possono destabilizzarsi e farsi male.

Non basta un continuo scampanellio per avvisare del proprio arrivo e questo vale anche per i motorini che per evitare code utilizzano il marciapiede. Dal sito del Comune è possibile scaricare una brochure che parla dei diritti e doveri dei ciclisti, compresa le sanzioni che devono essere applicate in caso di comportamento non adeguato. La multa  per chi va in bici pedalando sui marciapiedi è pari ad € 150.00, una sanzione che quasi nessuno conosce ed applica. VA FATTA APPLICARE!

Deve però essere sanzionato anche  il comportamento non adeguato dei ciclisti: percorrere le strade in senso opposto, trasportare due bambini, utilizzare l’ombrello, guidare la bicicletta sotto l’effetto di alcool, usare il cellulare con una mano,ecc e tutto questo invece  viene difficilmente multato  e quindi  le persone sono legittimato a continuare.

Andare in bici sui marciapiedi,  è possibile solo in rari casi  a patto che venga indicato da appositi segnali stradali: percorso pedonale e ciclabile. I pedoni risultano esserne spesso penalizzati. Chi va in bici, come nel caso del ciclista, non inquina, non crea traffico,  ma non dimentichiamo che anche il pedone camminando con le proprie gambe, non ha meno diritti di chi utilizza le due ruote.